Simitu: quale impatto del Payback sulla salute dei pazienti?

 

 

Il giorno 22 marzo 2023, la nostra Associazione ha partecipato ad un incontro via web con altre associazioni scientifiche e pazienti (AIOSS, AISLeC, FAIS e AIUC) sulle problematiche relative al Payback sui dispositivi medici e sulle ricadute che questo potrebbe avere sui cittadini e sui pazienti.

Nello specifico il meccanismo del Payback, introdotto con la legge n. 111/2011, viene applicato nel momento in cui le Regioni sforano il tetto di spesa preventivato annualmente e impone, alle aziende del settore, l’obbligo di ripiano del superamento del tetto di spesa nella misura del 50% dello scostamento. La richiesta di ripiano per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 imporrà alle aziende un enorme esborso economico che temiamo possa inficiare il processo di cura e la qualità di vita dei pazienti aventi diritto ai dispositivi medici. Se le aziende saranno costrette al ripiano finanziario in tempi brevi sicuramente dei contraccolpi sia diretti che indiretti graveranno sui pazienti.

Il costo dei dispositivi medici e, nel nostro caso, delle medicazioni avanzate, potrebbe aumentare in maniera rilevante. Tale aumento si ripercuoterebbe specialmente sui cittadini e sui pazienti, che non avendo decreto di invalidità e/o non essendo in assistenza domiciliare, sono già costretti a pagare in prima persona le medicazioni e gli altri dispositivi medici.

Sappiamo bene come la ricerca scientifica sia sostenuta in parte dalle aziende e che questa permette di avere prodotti innovativi che migliorano la qualità di vita dei cittadini e pertanto temiamo che il Payback possa portare ad una riduzione degli investimenti nel settore e conseguentemente nella ricerca. Le stesse aziende offrono gratuitamente al paziente, specie quelli che sono in attesa di avere i dispositivi medici come le medicazioni o gli ausili per stomia, un certo numero di prodotti grazie ai quali si riesce a sopperire ai ritardi di concessione da parte delle aziende sanitarie.

Sia ben chiaro che la nostra associazione non vuole entrare nei meriti di una legge finanziaria, ma non vogliamo neanche che la inadeguata programmazione sanitaria delle regioni possa ripercuotersi in maniera indiretta sui cittadini andando a indebolire il nostro Sistema Sanitario Nazionale non garantendo in maniera adeguata e soddisfacente i livelli essenziali di servizi.

La Simitu insieme alle altre associazioni presenti all’incontro (AIOSS, AISLEC, FAIS) valuteranno azioni comuni tese ad evitare che il contenzioso tra le Regioni e le aziende del settore possa danneggiare i pazienti e i loro familiari

Il Presidente della Simitu Dr. Giuseppe Nebbioso

SIMITU – Associazione per i diritti dei pazienti affetti da lesioni croniche cutanee

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