Stabilire un’adeguata prevenzione nei pazienti con diabete è estremamente importante per evitare, controllare e minimizzare la comparsa del piede diabetico e, quindi, le sue complicanze.
La presenza del piede diabetico è la complicanza più grave e costosa tra tutte quelle che il diabete mellito scatena. L’esistenza di un’ulcera può sfociare in molti casi in un’amputazione, con le conseguenze che questo comporta.
Programma di prevenzione del piede diabetico
È stato dimostrato che, attraverso un programma di prevenczione ben implementato, i tassi di amputazione possono essere ridotti fino al 85% dei casi.
Senza dubbio: promuovere la prevenzione nei pazienti con diabete dovrebbe essere la prima opzione terapeutica che dovremmo prendere in considerazione, per evitare conseguenze come il piede diabetico.
L’ obiettivo principale è far capire al paziente col diabete, senza creare allarmismo, la gravità della sua malattia e quanto sia importante un buon controllo di essa, nonchè le conseguenze che possono derivare, se si inizia a banalizzare la diagnosi di Diabete Mellito.
Non tutte le persone con diabete mellito hanno lo stesso rischio di soffrire di piede diabetico: tra i più alti fattori di rischio si menzionano la contemporanea presenza di:
- Neuropatia periferica.
- Deformità del piede (calli, dita ad artiglio, presenza di prominenze ossee, unghie incarnite, ecc.)
- Malattia vascolare periferica.
- Storia di precedenti lesioni/ulcerazioni o amputazioni.
Senza dimenticare che abbiamo anche altri fattori che aggravano tale patologia; la loro presenza, aggiunta a quelli sopra menzionati, può moltiplicare per quattro volte la possibilità di sviluppare qualche tipo di lesione:
- Presentare da più di 10 anni il diabete (glicemia persistentemente alta).
- Cattive abitudini di igiene dei piedi.
- Uso di calzature inadeguate.
- Fumo.
- Obesità.
- Ipertensione.
E’ chiaro a questo punto che, per controllare il piede diabetico, è essenziale affrontarlo da un punto di vista multidisciplinare, dove il paziente con diabete è il principale attore;, se non coinvolgiamo il paziente diabetico nella sua malattia e nel controllo di essa, la prognosi del piede diabetico non sarà la più ottimale.
In qualità di professionisti sanitari, dobbiamo istruire i nostri pazienti diabetici (in modo chiaro, comprensibile e personalizzato) migliorando la loro capacità di controllo, insegnando loro identificare i possibili problemi cui possono andare incontro e motivandoli ad avere una collaborazione attiva nella prevenzione.
Passi da seguire
Per fare questo dobbiamo allenare le abilità dei nostri pazienti e istruirli sui passi giusti da seguire, come ad esempio:
- Quali cure di base possono eseguire a casa e come dovrebbero eseguirle.
- Quando dovrebbero andare dal medico.
- Cosa devono fare se si accorgono di avere un’ulcera o se l’ulcera che hanno peggiora la sua evoluzione.
- Quali sono i fattori di rischio che sono dannosi.
- Tra le opzioni terapeutiche esistenti, quali sono le più appropriate per l’ulcera interessata.
- Cosa devono fare quando l’ulcera si chiude e, soprattutto, come evitare che ne abbiano un’altra.
- Quanto spesso dovrebbero andare dal podologo per una buona cura dei loro piedi.
È nostra responsabilità insegnare ai pazienti con diabete come prendersi cura dei loro piedi.
Un altro parametro che dobbiamo prendere in considerazione è che, successivamente alla formazione, i pazienti non ricordano più di una piccola parte di ciò di cui si è parlato. Pertanto, è importante educare i pazienti volta per volta, possibilmente riportando consigli e indicazioni specifiche per iscritto.
L’uso di diversi metodi di apprendimento e conoscenza come fotografie, opuscoli e dimostrazioni di casi clinici analoghi, oltre ad aiutarci a dare la formazione adeguata ai pazienti con piede diabetico, ci aiuta anche a valutare se il paziente ha capito il contenuto di ciò che è stato spiegato, se è motivato a metterlo in pratica e se ha acquisito le competenze che si intendeva trasmettere.
Il IWGDF (International Working Group on the Diabetic Foot) definisce i punti che dovrebbero essere affrontati quando si istruiscono i pazienti ad alto rischio attraverso un piano completo di cura del piede che include:
- Trattamento da parte di professionisti specializzati nella cura del piede.
- Cura del piede specializzata e correttamente prescritta (non una calzatura qualsiasi).
- Educazione sanitaria del paziente.
MISURE PREVENTIVE DA ADOTTARE DA PARTE DEL PAZIENTE A RISCHIO DI INSORGENZA DEL PIEDE DIABETICO:
1. Controllo della glicemia
2. Stop al fumo
3. Ispezione quotidiana dei piedi
È necessario controllare i piedi ogni giorno, direttamente o utilizzando uno specchio. Un’altra opzione è quella di far controllare i piedi a qualcun altro se la persona con diabete non è in grado di farlo o ha una vista ridotta.
È meglio stabilire sempre lo stesso schema: controllare il dorso del piede, esaminare le zone interdigitali e infine la pianta del piede. In questo modo, saremo in grado di rilevare precocemente qualsiasi variazione nella cute o nelle unghie.
4. Lavaggio periodico dei piedi
Usare acqua tiepida, circa 37°. Controllare la temperatura dell’acqua con un termometro o con il gomito, prima di immergere il piede, per evitare scottature.
5. Asciugatura accurata
Con asciugamano fine di cellulosa o con carta igienica, specialmente nelle zone interdigitali o nelle pieghe della pelle.
6. Non usare prodotti irritanti
Come callicidi, alcool, rimedi casalinghi o rasoi per rimuovere calli e duroni.
7. Idratazione quotidiana
É necessario evitare le zone interdigitali e l’uso eccessivo di creme che potrebbero causare lo sviluppo di micosi
8. Tagliare o limare le unghie in linea retta
Con forbici smussate o tronchesine a punta curva.
9. Calli, duroni, callosità, unghie dei piedi spesse o ricurve
Devono essere rimossi e controllati dal vostro podologo.
10. Non camminare a piedi nudi in casa o fuori
Usare sempre calzature appropriate in base a ogni terreno e circostanza.
11. Ispezionare l’interno delle scarpe prima di indossarle
Assicuratevi con la mano che non ci siano oggetti all’interno della scarpa che possano ferire o provocare un’ulcera.
12. Cambiare i calzini ogni giorno.
Cercare di comprare calzini senza cuciture interne o indossarli con le cuciture rivolte verso l’esterno (al contrario) per evitare sfregamenti. Usate tessuti naturali come il cotone o la lana.
13. Non indossare scarpe strette
Indossare scarpe comode, con punta arrotondata, avampiede largo (che rispetta la larghezza del nostro piede), dorso flessibile, con un tacco largo di circa 2-3 cm e suole in materiale resistente con rinforzi adeguati, che aiutino a camminare.
Salvo algunas excepciones y siempre mediante prescripción de su podólogo, el calzado no se debe poder doblar como si se tratase de una bayeta.
14. Non usare coperte elettriche, riscaldatori o borse dell’acqua calda.
DOVRESTI VEDERE UN PROFESSIONISTA DELLA SALUTE PER UN CONTROLLO PERIODICO DEI TUOI PIEDI, IN BASE ALLA TUA SCALA DI RISCHIO DEL PIEDE.
Consigliare al paziente di andare dal proprio medico o podologo di riferimento in caso di qualsiasi lesione, vescica, taglio, crepa, fessura, macchia scura sotto una callosità, ecc.
In definitiva una diagnosi precoce è molto importante. Se un operatore sanitario osserva un’ulcera o ritiene che il paziente abbia un piede ad alto rischio, oltre a monitorarlo più da vicino, dovrebbe indirizzarlo a un’unità specializzata per la valutazione e l’orientamento terapeutico.
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